Quando si parla dei maestri della fotografia del passato, tranne poche eccezioni, si fa riferimento ad un mondo prevalentemente maschile, retaggio di una cultura artistica dominata dall’uomo da sempre, per ragioni molteplici che sarebbe sciocco riassumere in poche parole o stigmatizzare superficialmente. Mi piace il fatto che in fotografia tutto questo sia semplicemente frutto di una visione falsata e non di una constatazione: se pensiamo solo al ‘900, le figure femminili che hanno avuto un’importanza cruciale sono tante, e alcune di loro in particolare spiccano non solo per la loro opera, ma per lo spirito indipendente col quale hanno affrontato la vita.
maestri
Su Walker Evans
storie di fotografia e artePer Walker Evans tutto è importante, l’assenza di gerarchia è uno dei suoi punti di forza e forse anche la sua vera sfida. Il suo sguardo è freddo e razionale, analitico, nitido.
Interpretare Atget
storie di fotografia e arteOsservi dalla strada un negozio con la sua vetrina e la fantasia comincia a viaggiare. Improvvisamente si materializza uno strano gioco di superfici, simmetrie, riflessi e profondità inaspettate, e poi i volti nell’oscurità, deformati, misteriosi, pensierosi. In un attimo la realtà e il sogno convivono, trovano una sintesi irripetibile. Il fotografo, nei panni del testimone, lo cattura e poi quell’attimo non c’è più.
Sander e il ritratto perfetto
storie di fotografia e arteIl ritratto perfetto secondo me esiste: l’ha realizzato August Sander intorno al 1945.
Il suo soldato che ci guarda dritti in faccia, con quell’aria vagamente malinconica che stride col portamento e il ruolo, è senza tempo.
Il nuovo mondo
storie di fotografia e arteGli analfabeti del futuro non saranno tanto coloro che ignorano l’arte dello scrivere, quanto quelli che non sapranno nulla di fotografia
Quest’affermazione dipende da uno dei più influenti artisti del ‘900, Lazlo Moholy-Nagy, nato ungherese e morto da americano, come tanti intellettuali fuggiti dalla persecuzione nazista alla metà degli anni ’30.